Le argomentazioni induttive (cioè quelle in cui le premesse non implicano logicamente la conclusione, ma essa ha un certo grado di probabilità di essere vera) si dividono in due tipologie:
– statistiche
– humeane
Nelle prime le conclusioni sono sostenute dalle premesse per ragioni unicamente statistiche e matematiche e non presuppongono che l’universo o qualche suo aspetto sia uniforme o rispondente a leggi generali.
Le seconde invece ipotizzano un certo grado di conformità di alcuni elementi rispetto ad altri su cui abbiamo dati certi.
Esempi:
[PREMESSA] Quasi tutti i lettori di Stetolo.com non hanno interesse per questo articolo
[PREMESSA] Tu sei un lettore di Stetolo.com
[CONCLUSIONE] Tu non hai interesse per questo articolo
Questa argomentazione è di tipo statistico: date le premesse, la probabilità della conclusione è stimabile sulla base di considerazioni puramente statistiche (sebbene l’espressione “quasi tutti” non consenta di calcolare questa stima in termini rigorosamente numerici).
[PREMESSA] Tutte le persone intervistate che hanno visto il film “Avatar” ne hanno parlato molto bene
[PREMESSA] Io vedrò Avatar
[CONCLUSIONE] Io parlerò molto bene del film “Avatar”
Questa invece è chiaramente non deduttiva, dato che io non sono tra le persone intervistate è perfettamente possibile che non ne parlerò bene. E non è statistica perchè la probabilità della conclusione dipende dal presupposto che io non sia dissimile dagli intervistati.
bell’articolo….mi ha fatto venire voglia di approfondire l’argomento 😉
Ihihihih, lusingato 🙂